sábado, 1 de octubre de 2016

TE PREGUNTARÁN POR NUESTRO AMOR (FABRIZIO DI ANDRÉ)


Fabrizio di André es uno de los cantantes-poetas italianos más importantes de los años setenta y ochenta del siglo pasado en Italia. Sus canciones forman parte de la memoria de millares de personas y se integran en una cultura de izquierda y alternativa que hoy se expresa de manera diferente. Apodado Faber por su amigo el poeta Paolo Villagio, las letras de sus canciones son siempre un prodigio. Musicó y tradujo a Brassens y a Dylan, y dejó la huella indeleble de un personaje complejo, trabajador ante todo, crítico de la hipocresía de un mundo que no aceptaba.

Murió en enero de 1999, y por tanto no hay hoy la excusa de ningún aniversario para recordarle. Pero un amigo me ha tarido a la memoria esta hermosísima canción de (des)amor que comparto ahora con mis hipotéticos lectores.

Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a chiederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta

non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"

non sono riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato lo sai.

E dietro ai microfoni porteranno uno specchio
per farti più bella e pensarmi già vecchio
tu regalagli un trucco che con me non portavi
e loro si stupiranno
che tu non mi bastavi,

digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l'amore
alle carezze dell'amore
era facile ormai

non sei riuscita a cambiarmi
non ti ho cambiata lo sai.

Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da tre anni
i tuoi occhi per loro,

ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi
di confessarlo nei miei
proprio identici ai tuoi

sono riusciti a cambiarci
ci son riusciti lo sai.

Ma senza che gli altri non ne sappiano niente
dimmi senza un programma dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito
farai l'amore per amore
o per avercelo garantito,

andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori
o resterai più semplicemente
dove un attimo vale un altro
senza chiederti come mai,

continuerai a farti scegliere
o finalmente sceglierai.


(Grazie ad Antonio per le correzioni)